I Luoghi amati da Salvatore Di Giacomo
Salvatore Di Giacomo
Noto e celebrato come uno dei più grandi scrittori del primo ‘900, Salvatore Di Giacomo fu uno degli autori più prolifici e di spicco della scena letteraria napoletana post-unitaria. Visse tutta la sua vita a Napoli, che conobbe intimamente e da molto vicino grazie alla sua attività di giornalista, riuscendo a comprendere e trasmettere lo spirito romantico del popolo napoletano come forse nessuno era riuscito prima di lui. Pur senza mai lasciare il capoluogo campano, conobbe, influenzò e si fece influenzare da alcuni degli intellettuali e artisti italiani più importanti della sua epoca. Autore eclettico ed estremamente produttivo, nel corso della sua vita scrisse di cronaca e letteratura su numerosi giornali, produsse uno strabiliante repertorio di poesia dialettale di cui una buona porzione adattata in musica, scrisse svariate decine di novelle e opere teatrali e in età più avanzata si dedicò anche alla saggistica.
Marechiaro a Posillipo
Pittoresco borgo di pescatori arroccato in una baia del quartiere di Posillipo, noto per la sua atmosfera romantica e le sue acque placide. Reso famoso in tutto il mondo per essere l’ambientazione dell’omonima canzone di Salvatore Di Giacomo e Francesco Paolo Tosti (1886).
a Marechiaro
Quanno sponta la luna a Marechiare
pure li pisce nce fann’ a l’ammore,
se revotano l’onne de lu mare,
pe la priezza cagneno culore.
Quanno sponta la luna a Marechiare …
La Produzione Letteraria
Salvatore Di Giacomo è stato uno degli autori più prolifici a cavallo tra il XIX e il XX secolo italiani e la sua opera dal poliedrico interesse si è espressa in un numero incalcolabile di forme sia liriche che in prosa, tra articoli di giornale, fotografia, novelle, poesie, canzoni, opere teatrali e saggi.